Cos’è la tecnica di condensazione?
Massima efficienza
Nella normale combustione il vapore acqueo presente nei fumi viene espulso dal camino senza essere utilizzato. Nella tecnica di condensazione, invece, anche il calore latente nei fumi viene utilizzato nella combustione dei pellet. A tale scopo, il vapore acqueo viene raffreddato al di sotto della temperatura di condensazione, formando così una condensa liquida che, ritrasformata, produce calore. Questo calore ulteriore ricavato viene restituito all’impianto di riscaldamento e può essere quindi utilizzato.
Le caldaie a condensazione sfruttano quasi completamente il potere calorifico del pellet contenuto nei fumi. Questo ulteriore sfruttamento di circa il 16,3% per il pellet costituisce contemporaneamente il risparmio energetico reso possibile dalla tecnica di condensazione e risparmiando denaro. In questo modo, le caldaie a condensazione come la Pellematic Condens raggiungono rendimenti fino al 107,3%.
Grazie alla tecnica di condensazione, i fumi vengono anche puliti in modo naturale: i valori delle emissioni sono infatti ben al di sotto delle soglie di legge. Le caldaie a condensazione a pellet riducono le emissioni di polveri del 40-50% rispetto alle caldaie standard tradizionali. In termini di emissioni, le moderne caldaie a pellet non sono lontanamente paragonabili alle vecchie caldaie a legna. Una caldaia a condensazione non contribuisce quindi solo a ridurre la bolletta energetica, ma anche a proteggere l’ambiente.
Grazie all’elevata efficienza a fronte di emissioni particolarmente contenute, installare una caldaia a condensazione a pellet consente di accedere agli incentivi statali.
Requisiti per l’installazione di una caldaia a condensazione:
- una canna fumaria resistente alla corrosione
- temperature di ritorno di circa 30-40 gradi
- La caldaia deve essere provvista di uno scarico condensa
Altri termini
Il potere calorifico inferiore indica la quantità di calore sviluppato dalla combustione e il successivo raffreddamento alla temperatura di uscita della miscela infiammabile, dove l’acqua generata nella combustione è sotto forma di vapore. Il potere calorifico inferiore di combustibili ricchi d’acqua è quindi decisamente inferiore al relativo potere calorifico superiore.
Il potere calorifico superiore indica il calore di un combustibile prodotto dalla combustione e il successivo raffreddamento dei gas combusti a 25 ° C e la relativa condensazione. La principale differenza rispetto al potere calorifico inferiore risiede nel fatto che si considera l’energia prodotta dal vapore acqueo che condensa.
Potere calorifico superiore = potere calorifico inferiore + calore di condensazione
Il rendimento descrive la percentuale di energia effettivamente utilizzata rispetto a quella prodotta. Le caldaie a pellet ÖkoFEN sono estremamente efficienti, riescono a sfruttare al meglio il contenuto energetico del pellet e a riscaldare con grande efficacia.
Il rendimento delle nostre moderne caldaie a pellet è addirittura superiore al 100% perché, rispetto a tutte le altre caldaie a pellet sul mercato, si è “eliminato dal calcolo” il potere calorifico inferiore, come attualmente previsto dalla norma EN 303 - 5. (Se si utilizza il potere calorifico superiore del combustibile come valore di riferimento, ovviamente non sono fisicamente possibili rendimenti superiori al 100%).